Open source, in informatica, indica un software di cui gli autori rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti di apportarvi modifiche ed estensioni.

Alcune persone pensano che ciò che non costa nulla non vale nulla. In campo informatico è valido l’esatto opposto. Tutti i software commerciali non danno a disposizione i sorgenti: è come comprare un’auto con il motore sigillato. Non ci si può mettere mano e soprattutto  non si sa come è fatto. Potrebbero esserci parti di codice pericoloso o con difetti ma solo chi conosce il sorgente può modificarli o valutare la bontà di un programma.

Attualmente l’open source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo in una nuova concezione della vita, aperta e refrattaria ad ogni oscurantismo, che l’open source si propone di superare mediante la condivisione della conoscenza.